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Three Years Gone

Tre anni. Non sono pochi. Rispetto ad una vita sono solo una piccola parte ma per un sito/blog/rotturadicoglioni sono abbastanza per dire "sono sopravvisuto un bel po’".

Guardando indietro, questa mia piccola valvola di sfogo in cui ho raccolto deliri, cazzate, ma anche piccoli barlumi di saggezza da Bacio Perugina e pensieri profondi, è diventata un po’ parte della mia vita.
Ok molto spesso lo lascio andare alla deriva nel mare di internet per poi tornare al timone con prepotenza per qualche piccolo aggiornamento o modifica, però sono ancora qui, dopo 3 anni, a scrivere l’ennesima cazzata, a ricordarmi che esiste, a ricordarmi che nonostante l’iniziale odio per i blog ora sono arrivato "quasi" ad apprezzarlo.

Dopotutto, nonostante sia solo un piccolo frammento di me, non riesco più a farne a meno.

おめでとう!

PS: ora e sempre…MALEDETTO J. J. ABRAMS!

A Volte Ritornano

Ero sicuro di averne già parlato in passato e infatti non mi sbagliavo.

Ricordate questo intervento? Probabilmente no, risale a un anno fa e ne sono successe di cose da allora che l’hanno fatto finire nell’oblio (e speravo anche che l’argomento che trattava avesse subito la stessa sorte).

Mi sbagliavo.

E’ di questi giorni infatti la notizia che è stato presentato in Commissione Cultura un DdL simile (per non dire uguale) al vecchio "Levi-Prodi" che punta in maniera più o meno velata a schedare e/o chiudere più o meno tutti i blog, siti amatoriali e simili (oltre ovviamente a spillare altri soldi per la copertura finanziaria dei vari decreti SalvaBanche, SalvaAlitalia, SalvaRete4, SalvaStocazzo).

Ritorno quindi ad invitare chiunque possieda un blog o un spazio web a dare visibilità alla cosa e manifestare il proprio dissenso per questa ennesima stronzata pensata dai nostri "cari" politici.

PS: vi linko un paio di News che spiegano meglio la cosa.

Articolo di PI sul nuovo tentativo di imbavagliare l’informazione libera

Ulteriori spiegazioni (nel caso non si fosse capito nulla leggendo l’articolo precedente)

Così muore la cultura, sotto un mare di bugie

"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al
potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole
rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole
fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in un alloggiamento per
manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare
le Scuole di Stato in Scuole di Partito? Si accorge che le Scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza;
in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata.
Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi
teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a
screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a
favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del
suo partito
, di quel partito.
Ed allora tutte le cure cominciano ad
andare a queste scuole private
. Cure di denaro e di privilegi. Si
comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole,
perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si
danno dei premi
a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro
figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A
"quelle" scuole private.
Così la scuola privata diventa una scuola
privilegiata
. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare
le Scuole di Stato in Scuole di Partito
, manda in malora le scuole di
stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione,
questa è la ricetta. Bisogna tenere d’occhio i cuochi di questa bassa
cucina.
L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le
scuole di stato
. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro
bilanci
. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il
controllo sulle scuole private
. Non controllarne la serietà. Lasciare
che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per
insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole
private denaro pubblico
.

Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico."

Piero Calamandrei
Discorso pronunciato al III congresso
dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, a Roma l’11 febbraio
1950

Non aggiungo altro perchè dovreste aver già capito da soli perchè ho deciso di scrivere questo intervento. Se non l’avete capito vuol dire che non vi informate abbastanza (e in questo caso vi consiglio di farvi un giro su uno dei tanti siti INDIPENDENTI di informazione…ignorate per favore Studio Aperto, Tg4 e tutte quelle altre boiate che spacciano per informazione).
Se non l’avete capito e siete studenti come me…che cazzo avete fatto nelle passate settimane? Dormito?

Fear

5 

fear

 

be afraid or feel anxious or apprehensive about a possible or probable situation or event; "I fear she might get aggressive"

Fai lo sbruffone con gli amici, dici "ah non vedo l’ora di mandarglielo, speriamo mi accettino". Poi quando sei ad un passo da cliccare su invia mail la mano si blocca inizia a tremare. E tutto ad un tratto inizi a pensare "e se mi accettano veramente?".

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.

Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
Oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

Vince chi Decide di Censurare(?)

A distanza di parecchio tempo da su Rule of Rose il tema "Videogiochi Violenti" torna in auge nel Belpaese.

Qualche giorno l’ente nazionale Britannico che si occupa di classificare film e videogiochi ha respinto il gioco Manhunt 2.
E ieri per non essere da meno il poco gentile ministro Gentiloni ha deciso che "Questo gioco non s’ha da vendere" mettendo in atto una vergognosa censura preventiva impedendone l’uscita in Italia.

Ritorniamo così alla vecchia solfa "meglio prevenire che curare" eliminando in toto quello che il primo imbecille di turno ritiene dannoso per la salute mentale dei poveri bambini indifesi.

Poco importa se chi aspettava quel gioco ha compiuto la maggiore età, meglio bloccarlo che guardarsi intorno e vedere che la violenza i ragazzi non la imparano da videogiochi o manga, ma dall’ambiente in cui crescono.

Vi terrò aggiornati sull’argomento.

Come passa il tempo

"La mania del blog ha colpito anche me? No.
 
Semplicemente non avevo niente di meglio da fare e non volevo pensare al maledetto ultimo episodio di Lost.
 
Di tanto in tanto – tempo (e voglia) permettendo – potrei postare
qualche delirio, rant e simili. Ma non aspettatevi nulla di serio qui
dentro perchè rimarreste delusi.
 
Auguri e…

MALEDETTO J.J. ABRAMS!
"

Mi sembra di aver scritto ieri queste frasi invece è passato già un anno (tecnicamente un anno e un giorno ma solo perchè mi sono dimenticato di pubblicare ieri questo intervento).

Un anno pieno di eventi, un anno pieno di deliri e piccole manie, di rant e nervosismi, di piccole cazzate e di grandi risate (rileggendo alcuni dei miei interventi non posso fare a meno di ridere pensando a quanto demente devo sembrare).
Insomma diciamo che sono riuscito a riempire di merda la blogosfera per un anno.

Vediamo di fare di meglio quest’anno.

Auguri piccolo e inutile blog e…

MALEDETTO J.J. ABRAMS!
(non ho ancora visto l’ultima puntata della terza stagione – nel pomeriggio rimedierò- ma intanto mi tiro avanti).

Il Capitano non sa scrivere

Nuovo breve ma importante evento per segnalare che in questi giorni molte caselle e-mail sono prese di mira da una mail inviata da un ipotetico Capitano della Polizia di Stato che dietro "denuncia" di aver scaricato mp3 da un sito internet vi invita a non farlo più e chiede di aprire un allegato.

Inutile dirvi che la mail è una bufala e l’allegato è un bel malware.
E’ facile riconoscerla perchè è scritta in un italiano pessimo persino per un carabiniere.

Altre info qui:

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1990139&r=PI

Occhio alla truffa!

Breve intervento serio e diretto per segnalare una cosa che in molti non sanno.
Gira da qualche tempo in rete un certo sito che promette agli utenti di conoscere quali utenti di MSN Messenger ti hanno in lista, quali ti hanno bloccato e un sacco di altre cose.
Si chiama CheckMessenger (e no non vi dò l’indirizzo cmq se volete farvi del male cercate su San Google) e in realtà è una colossale truffa, studiata per pubblicizzare il sito e, incidentalmente per fottervi i dati di MSN (utente e password).
Ne avevano parlato il mese scorso su Punto Informatico nonchè sul sito di Paolo Attivissimo, ma ho notato che molti ultimamente ci stanno cascando come pere cotte.
 
Quindi se siete tra queste persone che hanno incautamente regalato i dati a questo sito, la cosa migliore da fare è cambiare al volo password e iniziare a prestare attenzione ai siti che visitate.
 
Per approfondire:
 

Vince chi Seppelisce la Verità(?)

A dire il vero non volevo scrivere nulla sull’argomento in primo luogo perchè reputo il tutto una grandissima stronzata pubblicitaria e secondariamente perchè ad ogni parola che scrivo rischio di scivolare nel rant contro l’ignoranza dilagante di certa gente che parla a sproposito di argomenti di cui non sa assolutamente nulla.
Gente che parla con finto moralismo per distogliere gli occhi da una triste realtà che vede i genitori sempre meno presenti nella vita dei propri figli. Genitori che li assecondano in ogni loro capriccio e lasciano che sia la TV, i videogiochi e il branco ad educarli.
Gente che cerca a tutti i costi un capro espiatorio per non ammettere le proprie colpe (come i genitori dei ragazzi che pestano un disabile che dicono "Mio figlio è stato plagiato dai coetanei, non farebbe mai cose simili!").
 
Ormai avrete capito l’argomento dell’intervento. Sto parlando dello "Scandalo Rule of Rose" (Ruleofrosegate?). Faccio un breve riassunto della storia.
 
 
Settimana scorsa su Panorama esce un articolo intitolato "Vince chi Seppelisce la Bambina". Tralasciando il fatto che il suddetto articolo è stato palesemente scopiazzato in buona parte (quanto basta per far credere all’ignaro lettore di averci veramente giocato) da una recensione presente sulla Rete da almeno 6 mesi, il sedicente "giornalista" ha compilato una porcheria piena di inesattezze, mezze verità e diffamazioni contro l’intero mondo videoludico.
 
L’articolo ha scatenato il finimondo. La presidentessa della Bicamerale  per l’Infanzia (che ha candidamente dichiarato allo stesso Panorama di non saper "nemmeno accendere una PLEISTESCION") Anna Maria Serafini insorge ("I Bambini! Nessuno pensa ai Bambini!"…peccato che il gioco sia indirizzato ad un pubblico maturo, 16+, e i bambini non dovrebbero nemmeno toccarlo con le mani pacioccose e impiastrate di caramelle). Volontè e Fioroni la spalleggiano. Mastella parte all’attacco proponendo la nascita di un’authority per il "controllo" (termine improprio dato che quello che propone è stabilire dei criteri di vendita ai minori dei "giochi violenti") dei videogiochi (ignorando totalmente l’esistenza a livello europeo del PEGI, che si occupa di classificare i contenuti dei videogiochi e dividerli per fasce d’età, da Per Tutti al 18+) e Frattini porta il caso a livello europeo (con – immagino – grasse risate da parte di mezza Europa sul fatto che siamo veramente una Repubblica delle Banane se un giornale di bassa lega ha così tanto potere sul Governo).
Intanto sulle varie testate giornalistiche, cavalcando l’onda della disinformazioni partono le notizie più "fantasiose" (per non dire false) sul videogioco "accusato". L’ultima, forse la più "divertente" che ho trovato è QUESTA, in cui la protagonista del videogioco è stata fatta regredire di ben 9 anni (nel videogioco ne ha infatti 19…è il sogno di ogni donna scalarsi gli anni). Dal mondo videoludico intanto arriva la risposta che attualmente pare nessuno abbia ascoltato ai piani alti (ma si sa come dice Elio "Passano i secoli, passano i millenni, passano gli uomini che si alternano ai governi. Passa la palla che il gioco è bello in tanti, ma quello che non passa è l’arroganza dei potenti").
 
I giorni passano e nel frattempo Panorama ci marcia sopra (ha scoperto che è in grado di manipolare la gente al governo scrivendo stronzate) con altri articoli scandalistici degni di Novella 2000 (ormai la mia opinione su Panorama è che sia ancora peggio delle riviste di gossip, almeno scrivono di cose che conoscono e non parlano per "sentito dire"), l’Authority che aveva in mente Mastella cambia volto (qualcuno gli deve aver parlato del PEGI) diventando sempre più un organismo di censura degno del governo cinese (mi chiedo se le dichiarazioni di d’Alema sull’"avvicinare la Cina all’Italia e l’Italia alla Cina" non fossero riferite al regime dittatoriale che c’è in quel paese), che al grido di "Serve un’authority che impedisca ai videogiochi violenti di arrivare nei negozi e un indispensabile intervento penale per vietare quelli già commercializzati" minaccia di diventare un serio problema alla libertà di scelta dei videogiocatori (che da ultime indagini sono per gran parte maggiorenni, ergo poco influenzabili dai contenuti dei videogiochi) e Rule of Rose diventerà forse il videogioco più venduto in Italia degli ultimi anni.
 
 
Ora vi chiedo, cosa si evince da questa storia?
 
1) la disinformazione attualmente è all’ordine del giorno. Non conta informare, conta solo suscitare clamore.
2) in Italia al Governo non hanno i coglioni per prendere in mano il vero problema, ossia l’attuale malfunzionamento della famiglia
3) la verità è sempre sepolta sotto quintali di merda, soprattutto se serve a nascondere i risultati dell’indulto, in favore della corsa allo scoop
4) mai una volta che una persona prima di lanciarsi in crociate contro questo o quell’argomento si informi prima
5) i pareri delle persone competenti in materia non vengono nemmeno presi in considerazione (probabilmente per paura di sentirsi dire "Che cazzo ti sei fumato per pensare ad una cosa del genere?")
6) per alzare le vendite di un videogioco destinato a passare in sordina (fino a una settimana fa Rule of Rose era conosciuto solo dagli appassionati dei Survival Horror) basta poco (chissà se anche Microzozz userà una strategia simile per lanciare Zune…aspetta l’ha già fatto)
7) una lecita domanda: perchè deve essere un ignorante in materia a decidere a cosa posso o non posso giocare. Credo di essere abbastanza grande e maturo da decidere da solo cosa VOGLIO o NON VOGLIO giocare.
 
Vorrei arrivare a 10, chi vuole può aggiungere ciò che mi sono dimenticato con un commento.
 
 
PS: mi sono trattenuto fino alla fine ora fatemi RANTolare per qualche riga. Ho finito giusto oggi di leggere il libro campione di vendite "100 Colpi di Spazzola…", che narra le avventure sessuali di una 16enne ninfomane. Ora perchè condannare un videogioco e non un libro?) peraltro osceno, non come contenuti ma come qualità…aaah il potere della pubblicità. Come per i libri di Dan Brown:salvo solo il Codice da Vinci e solo perchè l’ho letto prima del Pendolo di Foucault. Il resto è merda)
 
Moralisti di merda prima di sparare a zero guardatevi intorno. Forse vi accorgerete che i vostri figli stanno crescendo basandosi sui modelli televisivi delle ragazze belle e oche e dei ragazzi tamarri e strafottenti. Con i risultati che sono davanti agli occhi di tutti: ragazzi di buona famiglia che pestano un disabile di fronte all’indifferenza della classe, 13enni truccate e vestite come zoccole (e che si atteggiano come tali…devono aver preso lezioni da Melissa P.), bambine che rischiano di diventare anoressiche ancora prima di passare alle taglie "da grandi", giovani la cui massima aspirazione è partecipare ad una trasmissione di Maria de Filippi, e via dicendo.
E poi perchè un’Authority? Basterebbe una legge che vieta la vendita dei videogiochi a persone la cui età è sotto la soglia consigliata dal PEGI (così come accade per i film porno…che brutto paragone) e una campagna per l’educazione del genitore e del consumatore.
Fine del Rant
PPS: C’è tuttavia ancora speranza. Tra le centinaia di stronzate che ho trovato tra le "notizie" un paio se ne salvano. Il primo è sul sito de La Stampa ed è (forse) l’unica testata nazionale che ha riportato i pareri degli esperti del campo. L’altro invece è un trafiletto trovato sul sito di Repubblica che spiega (rovinando un po’ la storia a chi ci vuole giocare) che cosa sono in realtà le bambine psicopatiche del gioco.