Archivi del mese: novembre 2006

Vince chi Seppelisce la Verità(?)

A dire il vero non volevo scrivere nulla sull’argomento in primo luogo perchè reputo il tutto una grandissima stronzata pubblicitaria e secondariamente perchè ad ogni parola che scrivo rischio di scivolare nel rant contro l’ignoranza dilagante di certa gente che parla a sproposito di argomenti di cui non sa assolutamente nulla.
Gente che parla con finto moralismo per distogliere gli occhi da una triste realtà che vede i genitori sempre meno presenti nella vita dei propri figli. Genitori che li assecondano in ogni loro capriccio e lasciano che sia la TV, i videogiochi e il branco ad educarli.
Gente che cerca a tutti i costi un capro espiatorio per non ammettere le proprie colpe (come i genitori dei ragazzi che pestano un disabile che dicono "Mio figlio è stato plagiato dai coetanei, non farebbe mai cose simili!").
 
Ormai avrete capito l’argomento dell’intervento. Sto parlando dello "Scandalo Rule of Rose" (Ruleofrosegate?). Faccio un breve riassunto della storia.
 
 
Settimana scorsa su Panorama esce un articolo intitolato "Vince chi Seppelisce la Bambina". Tralasciando il fatto che il suddetto articolo è stato palesemente scopiazzato in buona parte (quanto basta per far credere all’ignaro lettore di averci veramente giocato) da una recensione presente sulla Rete da almeno 6 mesi, il sedicente "giornalista" ha compilato una porcheria piena di inesattezze, mezze verità e diffamazioni contro l’intero mondo videoludico.
 
L’articolo ha scatenato il finimondo. La presidentessa della Bicamerale  per l’Infanzia (che ha candidamente dichiarato allo stesso Panorama di non saper "nemmeno accendere una PLEISTESCION") Anna Maria Serafini insorge ("I Bambini! Nessuno pensa ai Bambini!"…peccato che il gioco sia indirizzato ad un pubblico maturo, 16+, e i bambini non dovrebbero nemmeno toccarlo con le mani pacioccose e impiastrate di caramelle). Volontè e Fioroni la spalleggiano. Mastella parte all’attacco proponendo la nascita di un’authority per il "controllo" (termine improprio dato che quello che propone è stabilire dei criteri di vendita ai minori dei "giochi violenti") dei videogiochi (ignorando totalmente l’esistenza a livello europeo del PEGI, che si occupa di classificare i contenuti dei videogiochi e dividerli per fasce d’età, da Per Tutti al 18+) e Frattini porta il caso a livello europeo (con – immagino – grasse risate da parte di mezza Europa sul fatto che siamo veramente una Repubblica delle Banane se un giornale di bassa lega ha così tanto potere sul Governo).
Intanto sulle varie testate giornalistiche, cavalcando l’onda della disinformazioni partono le notizie più "fantasiose" (per non dire false) sul videogioco "accusato". L’ultima, forse la più "divertente" che ho trovato è QUESTA, in cui la protagonista del videogioco è stata fatta regredire di ben 9 anni (nel videogioco ne ha infatti 19…è il sogno di ogni donna scalarsi gli anni). Dal mondo videoludico intanto arriva la risposta che attualmente pare nessuno abbia ascoltato ai piani alti (ma si sa come dice Elio "Passano i secoli, passano i millenni, passano gli uomini che si alternano ai governi. Passa la palla che il gioco è bello in tanti, ma quello che non passa è l’arroganza dei potenti").
 
I giorni passano e nel frattempo Panorama ci marcia sopra (ha scoperto che è in grado di manipolare la gente al governo scrivendo stronzate) con altri articoli scandalistici degni di Novella 2000 (ormai la mia opinione su Panorama è che sia ancora peggio delle riviste di gossip, almeno scrivono di cose che conoscono e non parlano per "sentito dire"), l’Authority che aveva in mente Mastella cambia volto (qualcuno gli deve aver parlato del PEGI) diventando sempre più un organismo di censura degno del governo cinese (mi chiedo se le dichiarazioni di d’Alema sull’"avvicinare la Cina all’Italia e l’Italia alla Cina" non fossero riferite al regime dittatoriale che c’è in quel paese), che al grido di "Serve un’authority che impedisca ai videogiochi violenti di arrivare nei negozi e un indispensabile intervento penale per vietare quelli già commercializzati" minaccia di diventare un serio problema alla libertà di scelta dei videogiocatori (che da ultime indagini sono per gran parte maggiorenni, ergo poco influenzabili dai contenuti dei videogiochi) e Rule of Rose diventerà forse il videogioco più venduto in Italia degli ultimi anni.
 
 
Ora vi chiedo, cosa si evince da questa storia?
 
1) la disinformazione attualmente è all’ordine del giorno. Non conta informare, conta solo suscitare clamore.
2) in Italia al Governo non hanno i coglioni per prendere in mano il vero problema, ossia l’attuale malfunzionamento della famiglia
3) la verità è sempre sepolta sotto quintali di merda, soprattutto se serve a nascondere i risultati dell’indulto, in favore della corsa allo scoop
4) mai una volta che una persona prima di lanciarsi in crociate contro questo o quell’argomento si informi prima
5) i pareri delle persone competenti in materia non vengono nemmeno presi in considerazione (probabilmente per paura di sentirsi dire "Che cazzo ti sei fumato per pensare ad una cosa del genere?")
6) per alzare le vendite di un videogioco destinato a passare in sordina (fino a una settimana fa Rule of Rose era conosciuto solo dagli appassionati dei Survival Horror) basta poco (chissà se anche Microzozz userà una strategia simile per lanciare Zune…aspetta l’ha già fatto)
7) una lecita domanda: perchè deve essere un ignorante in materia a decidere a cosa posso o non posso giocare. Credo di essere abbastanza grande e maturo da decidere da solo cosa VOGLIO o NON VOGLIO giocare.
 
Vorrei arrivare a 10, chi vuole può aggiungere ciò che mi sono dimenticato con un commento.
 
 
PS: mi sono trattenuto fino alla fine ora fatemi RANTolare per qualche riga. Ho finito giusto oggi di leggere il libro campione di vendite "100 Colpi di Spazzola…", che narra le avventure sessuali di una 16enne ninfomane. Ora perchè condannare un videogioco e non un libro?) peraltro osceno, non come contenuti ma come qualità…aaah il potere della pubblicità. Come per i libri di Dan Brown:salvo solo il Codice da Vinci e solo perchè l’ho letto prima del Pendolo di Foucault. Il resto è merda)
 
Moralisti di merda prima di sparare a zero guardatevi intorno. Forse vi accorgerete che i vostri figli stanno crescendo basandosi sui modelli televisivi delle ragazze belle e oche e dei ragazzi tamarri e strafottenti. Con i risultati che sono davanti agli occhi di tutti: ragazzi di buona famiglia che pestano un disabile di fronte all’indifferenza della classe, 13enni truccate e vestite come zoccole (e che si atteggiano come tali…devono aver preso lezioni da Melissa P.), bambine che rischiano di diventare anoressiche ancora prima di passare alle taglie "da grandi", giovani la cui massima aspirazione è partecipare ad una trasmissione di Maria de Filippi, e via dicendo.
E poi perchè un’Authority? Basterebbe una legge che vieta la vendita dei videogiochi a persone la cui età è sotto la soglia consigliata dal PEGI (così come accade per i film porno…che brutto paragone) e una campagna per l’educazione del genitore e del consumatore.
Fine del Rant
PPS: C’è tuttavia ancora speranza. Tra le centinaia di stronzate che ho trovato tra le "notizie" un paio se ne salvano. Il primo è sul sito de La Stampa ed è (forse) l’unica testata nazionale che ha riportato i pareri degli esperti del campo. L’altro invece è un trafiletto trovato sul sito di Repubblica che spiega (rovinando un po’ la storia a chi ci vuole giocare) che cosa sono in realtà le bambine psicopatiche del gioco.

Back to the Future (o sono tornato a casa)

E anche quest’anno Lucca è andata.
Molto bella l’idea di spostarla nel centro storico, ti permette di girare con una certa libertà e ci sono un sacco di posti in cui consumare uno spuntino pomeridiano. Unica pecca è che i padiglioni adibiti agli espositori sono un po’ troppo piccoli per la massa di gente che ci girava dentro, andrebbero un po’ ampliati.
Per il resto ci siamo divertiti abbiamo fatto foto, abbiamo dato spettacolo (i nostri amici toscani hanno portato i cosplay di Lady Oscar, Maria Antonietta e Vash the Stampede fatti talmente che se avessero partecipato alla gara avrebbero vinto semplicemente salendo sul palco), abbiamo cazzeggiato, fatto acquisti e una serie di altre attività che non sto ad elencare qui.
 
Unica pecca il ritorno in treno che mi ha fatto "stimare" ancora di più le Ferrovie dello Stato. Ma non ne voglio parlare qui dato che non voglio rovinare il ricordo di queste due belle giornate.
 
All’anno prossimo Lucca!!!
 
PS: nessuno che ha azzardato risposte sul cosplay che ho fatto. Dovrete pazientare un po’ perchè devo sistemare le foto.
PPS: l’anno prossimo si replica…ma senza parrucche.

Destinazione Lucca

Domani dopo una spasmodica attesa di un mese finalmente sarò a Lucca.
Quest’anno andrò giù in pieno spirito ignoranza, tant’è che – non so ancora perchè mi è venuto in mente di farlo – girerò per Lucca con in testa un assurdo parruccone biondo e vestito come un pazzo (almeno per la maggioranza della gente.
 
E già perchè non sono bene come mi è saltato in mente di fare cosplay quest’anno. Qualcuno sapeva già della mia idea (e lo prego caldamente di non rivelare nulla sul costume in questa sede). Altri invece no.
Ed è a questa gente che voglio dare un indizio per vedere se indovinano da cosa mi vestirò.
 
 
Non è difficile da indovinare.
 
Buon divertimento e ci vediamo fra un paio di giorni (con le foto dell’evento).