Lo si sapeva da qualche settimana, più o meno da quando il
Ceppalone ha fatto forse l’unica cosa buona nella sua (breve) carriera da
Ministro di Grazia e Giustizia: tirare giù
Mortadella e compagnia bella, il peggior Governo che la famigerata Seconda Repubblica ha avuto dopo quello del
Nano dal 2001 al 2006, giusto per essere obiettivi (e soprattutto per mettere in chiaro che
odio – per usare un eufemismo, in inglese avrei detto "
loathe" – i politici italiani in generale).
A nulla è servito il tentativo disperato di Napolitano e Marini di mettere in piedi un governo di transizione che sistemasse quella porcheria creata ad hoc dal Nano per assicurarsi la vittoria alle scorse elezioni (porcheria che poi gli si è ritorta contro perchè se l’è messo in quel posto da solo…una volta tanto che non lo mette a noi).
Ormai è questione di ore e le camere verranno sciolte (nell’acido vorrei sperare così ci liberiamo di un bel po’ di stronzi in un colpo solo) e si tornerà alle urne a breve (e ci toccherà pure pagare…oltre al danno anche la beffa). La campagna elettorale è dunque aperta.
E visto che è aperta vorrei iniziare anche io. L’obiettivo che mi prefiggo è convincere quanta più gente ad andare alle urne e imbucare una bella scheda bianca o nulla (scrivere cose che possono farvi riconoscore come una vostra firma, magari preceduta da un semplice "No grazie preferisco impiccarmi piuttosto che votare un partito", o "Vota Chtulhu, tra i tanti mali perchè non scegliere il peggiore?", o perchè no "Praise the Great Sheep! Perchè in un paese di pecoroni, il più grande la fa da padrone"). Perchè invece l’astensione (non andare a votare) vuol dire non mostrare interesse per la politica e quindi automaticamente accettare il primo pirla che vince, sia esso il Nano, Topo Gigio, Mortadella o Wannabe Dux (uno dei 3).
Andando a votare e consegnando una scheda bianca o nulla invece servirà a dare un chiaro messaggio a i politici, ovvero "Mi fate tutti schifo preferisco gettare alle ortiche il mio voto piuttosto che darvi corda. Fuori dalle palle, così la gente onesta potrà finalmente rimettere in piedi sto paese di merda".
Iniziamo quindi con in testo di una canzone. Non è proprio il mio genere ma il suo autore mi sta simpatico e soprattutto il testo fa veramente pensare.
Rap Lamento (Frankie HI-NRG MC)
Per fare una partita alla "Repubblica" occorre essere iscritti a una compagine politica:
ce ne son decine tra cui scegliere a seconda del colore (anche se ultimamente il nero va per la maggiore).
Una volta che si è in squadra – o in squadraccia – è importante
aver le natiche al posto della faccia per riuscire a reggere la fase
atletica, con più tensioni: la campagna acquisti, detta anche "le
elezioni".
Caratteristica della "Repubblica" è di esser gioco a palla
multipla, ma senza limiti di numero, volume o qualità di sorta: ognuno
inventa le sue palle e poi le spara a propria volta.
E il pubblico pagante che finora è stato zitto decide chi tifare,
esercitando un suo diritto, credendo a quelle palle che lo fanno più
contento e premiandone l’autore con un posto in Parlamento.
Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po’ prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema.
II Parlamento è uno stadio tutto pazzo: 2 curve a gradinate senza
un vero campo in mezzo, rinchiuse in 2 palazzi in cui s’attizzano gli
scazzi tra schiamazzi e rubamazzi, istituzionalizzando gli intrallazzi.
Si aprono le danze tra le squadre elette e parte il walzer delle
alleanze, in cui vengono stretti tutti i gatti con i sorci, i cani con
i porci, in quell’unico bestiario che dovrebbe governarci.
La maggioranza vince, il resto fa l’opposizione, un manipolo di
eletti forma una delegazione, va dall’arbitro sul colle per prestare
giuramento forgiando nuove palle da buttare in Parlamento.
‘Ste palle – dette "leggi", per via del peso scarso – avuto un
voto, un veto, un Vito ed un ricorso, galleggiano tra i banchi tutto
quanto il santo giomo: da destra a sinistra a destra e poi ritorno.
Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po’ prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema.
Nell’ ultimo periodo il gioco è fatto statico, monotono, le palle
son talmente enormi che manco rimbalzano, ma schiacciano le regole e
all’ arbitro che estrae un cartellino danno pure del daltonico:
bazzecole, il peggio ha da succedere.
Qui stanno convincendo il pubblico a pagare senza scegliere,
abbonandosi al satellite e restando tutti a casa, usando il nome di
"Repubblica" per tutta un’altra cosa: uno sport che si gioca su una
piazza da un balcone, dove uno urla qualcosa e tutti gli altri che ha
ragione.
Brutta razza ‘sti tizi che in terrazza dirigon con la mazza un gioco in cui s’ammazza chi non si sollazza!
Da un bel pezzo c’è st’andazzo e non prendetemi per pazzo se
ipotizzo ‘ste compromissioni storiche, ma qui nel nostro Stato il
campionato vien giocato solamente da due squadre con le maglie
identiche.
Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati che sei la colonna di un sistema.
Valuta un po’ prima: rametto o bandierina? Scegli attentamente il tuo prossimo problema.
[ad libitum]